Come riporta la storia, a San Macario in Piano i viandanti si fermavano
facendo tappa in due zone molto frequentate. In una piccola chiesetta dedicata a S. Jacopo patrono dei pellegrini,
e in un piccolo ospitale importantissimo per chi era in viaggio, un rifugio, un luogo di accoglienza.

Di quegli edifici purtroppo è rimasto ben poco ma l’attuale chiesa di S. Macario in Piano,
dedicata sempre a S. Jacopo ne è continuazione e sorge proprio vicino a quei luoghi.
Costruita nella prima metà dell’ 800 viene benedetta nell’anno 1834.

La Chiesa di San Macario

In essa si conservano sotto l’altare, dal 3 marzo 1865,
le reliquie di Santa Fortunola, una martire romana.

Santa Fortunola nella chiesa di San Macario

Monsignor Raffaello Picchi

Nel ’900 la popolazione cresce e la chiesa non basta più.
Dopo la Grande Guerra un parroco molto energico e devoto, Don Raffale Picchi, la fa ampliare aggiungendo due navate laterali e la Cappella del Santissimo Sacramento.
Così, ormai in nuova veste e molto più grande, la chiesa si consacra il 21 giugno 1947.
I parrocchiani ricordano Mons. Raffaele Picchi con grande affetto dedicandogli anche un basso rilievo che è possibile ammirare nella navata sinistra, immediatamente vicino alla sacrestia.


Interno della Chiesa di San Macario a Natale

Chiesa di San Macario in Piano durante le feste di Natale
Una coppia di signori:
“In questa chiesa abbiamo ritrovato l’aria del Natale che respiravamo un tempo”